November 2024

The availability of care should never be taken for granted, not even for those who live in developed countries. In fact, in a world still marked by wars, disparities in resources and ecological disasters, care must still be considered a privilege.
In our Region we are currently witnessing a massive redistribution of resources among the various hospital facilities in order to optimize care in terms of accessibility and quality. This movement has political origins and is not free from controversy of all kinds.
However, we must remember that literature also shows that numbers make a difference. That is, centers with larger numbers guarantee better care and consequently increase patient survival. Therefore, only professionals who work within a multidisciplinary setting and who manage an adequate number of cases can boast accreditation by international bodies such as EUSOMA, which certify the quality of their care.
Likewise, only centers that manage high numbers of cases can contribute significantly to research and diagnostic and therapeutic progress. This is why our association also supports accreditation as a form of credibility at a national and international level, but also as a strong foundation to build research projects that can be successful in the shortest possible time, to improve the quantity and quality of life of patients affected by breast cancer.

La disponibilità delle cure non va mai data per scontata, nemmeno per chi vive nei Paesi Sviluppati. Di fatto, in un mondo ancora segnato dalle guerre, dalla disparità delle risorse e dai disastri ecologici, le cure sono da considerarsi pur sempre un privilegio.
Nella nostra Regione stiamo attualmente assistendo ad una massiva ridistribuzione delle risorse tra i vari presidi ospedalieri al fine di ottimizzare le cure in termini soprattutto di accessibilità e qualità. Tale movimentazione ha origini politiche e non risulta scevra da polemiche di ogni tipo.
Tuttavia, ricordiamo che anche la letteratura dimostra che i numeri fanno la differenza. Ovvero, centri con numeri maggiori garantiscono cure migliori e di conseguenza incrementano la sopravvivenza delle pazienti. Pertanto, solamente i professionisti che lavorano al’interno di un setting multidisciplinare e che gestiscono un adeguato numero di casi possono fregiarsi dell’accreditamento da parte di enti internazionali come EUSOMA, che ne certifichino la qualità delle cure.
Allo stesso modo, solo centri che gestiscono numeri elevati di casi possono contribuire significativamente alla ricerca e al progresso diagnostico e terapeutico. Ragion per cui anche la nostra associazione sostiene l’accreditamento come forma di credibilità a livello nazionale ed internazionale, ma anche come radicamento forte per costruire progetti di ricerca che possano avere successo nel termine più breve possibile, per migliorare la quantità e la qualità della vita delle pazienti affette da tumore al seno.

October 2024

This year too, October is colored pink for initiatives dedicated to the prevention of breast cancer. Even today, this neoplasm is the most frequent tumor in women in all age groups, as well as the first cause of cancer mortality in women. Secondary prevention, or the search for tumors in early stages, allows for optimizing treatments and significantly improving the outcome of patients affected by this very frequent disease. In fact, with the introduction of mammographic screening, which is offered systematically to women between the ages of 45 and 69, and extended up to 75 years in patients who join, overall survival has increased substantially. But we cannot stop there. There is still a portion of patients with advanced, recurrent or metastatic disease who fight every day to improve their quantity and quality of life.

Anche quest’anno ottobre si tinge di rosa per le iniziative dedicate alla prevenzione del tumore al seno. Ancora oggi questa neoplasia rappresenta il tumore più frequente nel sesso femminile in tutte le fasce di età, nonchè la prima causa di mortalità per tumore nelle donne. La prevenzione secondaria, ovvero la ricerca del tumore in stadio precoce, consente di ottimizzare le cure e migliorare significativamente l’outcome delle pazienti affette da questa malattia così frequente. Di fatto, con l’introduzione dello screening mammografico, che viene offerto in maniera sistematica alle donne di età compresa tra 45 e 69 anni, e protratto fino ai 75 anni nelle pazienti che aderiscono, la sopravvivenza globale è aumentata in maniera sostanziale. Ma non ci si può fermare qui. Esiste comunque una porzione di pazienti con malattia avanzata, recidiva o metastatica che lottano tutti i giorni per migliorare la loro quantità e qualità della vita.

September 2024

As usual, this year too we participated in the biennial edition of the International Surgery Week (ISW 2024), held in Kuala Lumpur (Malaysia) between 25 and 29 August 2024. In addition to sharing important topics related to the diagnosis and treatment of breast cancer, we actively participated in the conference, bringing some of our most recent works. In particular, we had the privilege of presenting a study conducted on elderly patients in the session dedicated to the awarding of the best works, with the aim of improving the prevention strategy in an age group that is often overlooked due to its limitations and therapeutic contraindications. Furthermore, it is with great pride that we are pleased to announce that our president, Dr. Serena Bertozzi (in the center of the photo), obtained the second prize for best oral presentation with this presentation, awarded to her by Dr. Ines Buccimazza (South Africa) and Dr. Owen Ung (Australia). And now we are preparing for a Pink October full of initiatives and dissemination activities in the name of prevention.

Come di consueto, anche quest’anno abbiamo partecipato all’edizione biennale della Settimana Internazionale di Chirurgia (ISW 2024), tenutosi a Kuala Lumpur (Malesia) tra il 25 ed il 29 agosto 2024. Oltre alla condivisione di importanti tematiche relative alla diagnosi ed al trattamento del carcinoma mammario, abbiamo partecipato attivamente al convegno, portando alcuni dei nostri lavori più recenti. In particolare, abbiamo avuto il privilegio di esporre nella sessione dedicata alla premiazione dei migliori lavori uno studio condotto sulle pazienti anziane, con l’obiettivo di migliorare la strategia di prevenzione in una fascia di età spesso trascurata a causa delle sue limitazioni e delle sue controindicazioni terapeutiche. Inoltre, è con estremo orgoglio che abbiamo il piacere di annunciare che il nostro presidente, dott.ssa Bertozzi (al centro della foto) ha ottenuto con tale presentazione il secondo premio come miglior presentazione orale, consegnatole dalla dott.ssa Ines Buccimazza (Sud Africa) e dal dott. Owen Ung (Australia). E adesso ci prepariamo per un ottobre rosa ricco di iniziative e attività divulgative all’insegna della prevenzione.

August 2024

Like every summer, hospitals face significant reductions in services and staff during the period dedicated to summer holidays. Our solidarity always goes out to all those who, even in periods burdened by such restrictions, work at full capacity like all those who deal with neoplastic diseases. Because tumors never go on vacation, but neither do those who treat them!

Come tutte le estati, gli ospedali affrontano importanti riduzioni delle prestazioni e del personale nel periodo dedicato alle ferie estive. La nostra solidarietà si rivolge sempre a tutti coloro che anche in periodi gravati da tali ristrettezze, lavorano a pieno regime come tutti coloro che si occupano del trattamento e della gestione delle patologie neoplastiche. Perché i tumori non vanno in ferie mai, ma nemmeno chi li cura!

July 2024

This month we proudly remember the achievement of the EUSOMA certification for the Breast Unit of the Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) again this year. This time it is an even more prestigious result given the notable geographical extension of the breast network of Friuli Centrale, as well as the collaboration within it of a truly large number of specialists.

The efforts of our Region seem directed towards the development of accredited oncology networks, within which the patient can feel safe, is treated in compliance with the main national and international guidelines, with timing appropriate to his pathology, in a multidisciplinary setting.

From this perspective, the Breast Unit of Udine has always represented excellence since its establishment. It is not only the large numbers that make the Breast Unit of Udine an example to follow, but also its mission which includes high quality of care, accessibility, equanimity and innovation. Its team aims, in fact, through constant updating and involvement in ambitious international research projects, to offer an excellent diagnostic and therapeutic pathway for all patients affected by breast cancer.

Below is the link to the relevant EUSOMA guidelines.

https://www.eusoma.org/en/recommendations/quality-indicators/1-362-1-

Questo mese ricordiamo con orgoglio l’ottenimento anche per quest’anno della certificazione EUSOMA per l’Unità Senologica dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC). Si tratta questa volta di un risultato ancora più prestigioso vista la notevole estensione geografica dela rete senologica del Friuli Centrale, oltre che della collaborazione al suo interno di un numero davvero cospicuo di specialisti nel settore.

Gli sforzi della nostra Regione sembrano diretti allo sviluppo di reti oncologiche accreditare, all’interno delle quali il paziente possa sentirsi sicuro, venga trattato nel rispetto delle principali linee guida nazionali ed internazionali, con tempistiche adeguate alla sua patologia, in un setting multidisciplinare in continua formazione, possibilmente coinvolto nella ricerca sperimentale.

In questa prospettiva, l’Unità Senologica udinese ha sempre rappresentato un’eccellenza a partire dalla sua istituzione. Non sono solo i grandi numeri a fare dell’Unità Senologica di Udine un esempio da seguire, bensì anche la sua mission che include l’alta qualità delle cure, l’accessibilità, l’equanimità e l’innovazione. Il suo team si propone, infatti, attraverso l’aggiornamento costante ed il coinvolgimento in ambiziosi progetti di ricerca internazionali, di offrire un percorso diagnostico e terapeutico di eccellenza per tutte le pazienti affette da tumore al seno.

A seguire il link delle linee guida EUSOMA di riferimento.

https://www.eusoma.org/en/recommendations/quality-indicators/1-362-1-

June 2024

This month we again address the topic of prevention, one of the main objectives to reduce breast cancer mortality. Since there is currently no valid primary prevention in the field of breast cancer (= a strategy to prevent the tumor from originating), scientific societies have rightly focused on secondary prevention (= a strategy to diagnose it early), which is based on the clinical and some radiological investigations appropriately defined based on the patient’s age and the type of breast. This is because the main determining factor in the prognosis of breast cancer, in any population and age group, is the stage of the disease at diagnosis (= earlier stage tumors lead to lower mortality).

In this perspective, mammographic screening was introduced with the intention of discovering tumors before they are even clinically palpable in the age groups considered most at risk, and in our country it is offered free of charge to all women between 45 and 69 years old of age. Unfortunately, approximately 10% of the patients operated on in our Senology Unit are younger than 45 years of age and approximately 30% are over 69 years of age, the latter being the expression of a progressive and encouraging increase in life expectancy in females.

To address the gaps in screening, it is therefore mandatory to adopt other measures to encourage early diagnosis in the age groups ignored by the screening itself. The breast examination, for example, in addition to having a sensitivity of up to 70% through the objective breast examination, also includes the collection of personal, family, remote and immediate pathological history, as well as raising the patient’s awareness of the symptoms most likely alarm signals for your age group and breast type. Therefore, it represents not only a valuable tool for recognizing patients at high risk (family history, previous thoracic radiotherapy, smoking,…), but also a fundamental educational moment to broaden women’s knowledge regarding the impact of their behavior on the development of cancer at the breast (primary prevention) and to teach self-examination to those who do not practice it habitually (secondary prevention).

Although most studies show that tumors detected by self-examination are smaller than those detected without any screening modality, and that survival is greater in women who routinely self-examine, there is some skepticism regarding the physical examination if not performed by a specialist. In fact, although two observational studies on self-examination have demonstrated its indisputable effectiveness in reducing breast cancer mortality [Harvey BJ 1997, Gastrin G 1994], this result was not entirely confirmed in two subsequent randomized studies [Thomas DB 2002, Weiss NS 2003]. Furthermore, studies demonstrate a sensitivity (= ability to find the tumor) of this practice of around 12-14% [Godavarty A 2015] and a specificity (= ability not to find what is not a tumor) of little satisfactory, which therefore leads to a high rate of false positive results, which is why these studies suggest the association with more age-appropriate diagnostic imaging [Kolak A 2017]. On the other hand, self-examination represents an economical and easily available method in all age groups, which does not require complex technical training [Freedman LS 2006] and can be performed comfortably in a domestic [Dinshaw K 2007].

In conclusion, patient education and self-examination should be promoted extensively as auxiliary tools in the fight against this life-threatening disease.

Questo mese affrontiamo nuovamente il tema della prevenzione, uno dei principali obiettivi per ridurre la mortalità del carcinoma mammario. Non esistendo attualmente una valida prevenzione primaria nell’ambito del carcinoma mammario (= una strategia per non far originare il tumore), le società scientifiche si sono giustamente concentrate sulla prevenzione secondaria (= una strategia per diagnosticarlo precocemente), che si basa sull’esame clinico e alcune indagini radiologiche opportunamente definite in base al’età della paziente e alla tipologia del seno. Questo perché il fattore determinante principale della prognosi del carcinoma mammario, in qualsiasi popolazione e fascia di età, è lo stadio della malattia alla diagnosi (= tumori in stadio più precoce comportano una mortalità più bassa).

In questa prospettiva, lo screening mammografico è stato introdotto con l’intenzione di scoprire i tumori prima ancora che siano clinicamente palpabili nelle fascie di età considerate più a rischio, e nel nostro Paese viene offerto gratuitamente a tutte le donne tra i 45 e 69 anni di età. Purtroppo, circa il 10% delle pazienti operate nella nostra Unità di Senologia è più giovane di 45 anni e circa il 30% supera i 69 anni, espressione quest’ultima di un progressivo e incoraggiante aumento della spettanza di vita nel sesso femminile.

Per far fronte alle lacune dello screening è mandatorio quindi adottare altre misure per favorire la diagnosi precoce nelle fascie di età ignorate dallo screening stesso. La visita senologica, ad esempio, oltre ad avere una sensibilità fino al 70% attraverso l’esame obiettivo senologico, include anche la raccolta dell’anamnesi personale, familiare, patologica remota e prossima, nonché la sensibilizzazione della paziente a quelli che sono i sintomi di allarme più probabili per la sua fascia di età ed il tipo di seno. Pertanto, rappresenta non solo uno strumento prezioso per riconoscere le pazienti ad alto rischio (familiarità, pregressa radioterapia toracica, tabagismo,…), ma anche un momento educativo fondamentale per ampliare la conoscenza delle donne riguardo all’impatto del loro comportamento sullo sviluppo del cancro al seno (prevenzione primaria) e per insegnare l’autopalpazione a quelle che non la praticano abitualmente (prevenzione secondaria).

Sebbene la maggior parte degli studi dimostri che i tumori rilevati mediante autopalpazione siano più piccoli di quelli rilevati senza alcuna modalità di screening, e che la sopravvivenza risulti maggiore nelle donne che praticano abitualmente l’autopalpazione, esiste un certo scetticismo di fronte all’esame obiettivo qualora non eseguito da uno specialista. Infatti, nonostrante due studi osservazionali sull’autopalpazione abbiano dimostrato l’indiscutibile efficacia della stessa nel ridurre la mortalità per cancro al seno [Harvey BJ 1997, Gastrin G 1994], tale risultato non è stato interamente confermato in due successivi studi randomizzati [Thomas DB 2002, Weiss NS 2003]. Inoltre, studi dimostrano una sensibilità (= capacità di trovare il tumore) di tale pratica intorno al 12-14% [Godavarty A 2015] ed una specificità (= capacità di non trovare ciò che non è tumore) poco soddisfacente, che conduce quindi ad un alto indice di risultati falsi positivi, ragion per cui tali studi suggeriscono l’associazione con la diagnostica per immagini più adeguata all’età [Kolak A 2017]. Dall’altro lato, l’autopalpazione rappresenta un metodo economico e facilmente disponibile in tutte le fasce di età, che non richiede una formazione tecnica complessa [Freedman LS 2006,] e può essere eseguito comodamente in ambiente domestico [Dinshaw K 2007].

In conclusione, l’educazione delle pazienti e l’autopalpazione dovrebbero essere promosse in maniera estensiva come strumenti ausiliari alla lotta contro questa lifethreatening malattia.

May 2024

In April, the annual visit by EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists) took place as usual, this time not only to confirm that the Udine Hospital (hub hospital) had met the requirements, but also to extend accreditation to all other hospital units of the ASUFC (Friuli Centrale University Health Company) that deal with breast pathology. The visit ended successfully and with great satisfaction on the part of all the specialists involved, who did their best to standardize their work in compliance with European guidelines. The prestige of this recognition is even more evident if we consider that just one breast unit out of 10 in Italy has obtained accreditation from EUSOMA.
The Senological Unit of the Udine Hospital has been active since its official establishment with a decree of the Director General in March 2021, but its history begins many years before, at the end of the last century, thanks to the efforts of Dr. Carla Cedolini and of his team in order to optimize the quality of care for patients suffering from breast pathology. Made up of a team of dedicated and qualified professionals, it carries out its work within a PDTA (diagnostic, therapeutic and care path) planned down to the smallest detail starting from the complete taking charge of the patient, through treatment and rehabilitation, up to then its reintegration into the activities of daily life.
The ASUFC’s choice to pursue EUSOMA certification responds to the need to orient care and assistance processes towards standards of quality, equity, transparency and naturally maximum effectiveness in outcomes. These standards of excellence, recognized by an international body, represent safety and a point of reference for patients, and a stimulus for constant improvement for healthcare professionals. In fact, scientific literature demonstrates that patients treated in certified breast units live longer and are much more satisfied with the care received, regardless of the type of disease. Furthermore, survival is greater if inserted into a correct and structured PDTA.
The EUSOMA certification therefore confirms the high quality of breast services, guaranteed and coordinated by a multidisciplinary approach involving numerous structures including radiology, pathological anatomy, breast surgery, oncology, nuclear medicine, plastic and reconstructive surgery, radiotherapy, medical genetics, psychology, physiatry and rehabilitation, geriatrics, palliative care, gynecology and medically assisted procreation, voluntary associations and much more. The next milestone of this ambitious project will be the confirmation of certification through the 2025 visit.

In aprile si è svolta come di consueto la visita annuale da parte di EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists), questa volta non solo per confermare il raggiungimento dei requisiti da parte dell’Ospedale di Udine (ospedale hub), bensì anche per estendere l’accreditamento a tutti gli altri presidi ospedalieri dell’ASUFC (azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale) che si occupano di patologia senologica. La visita si è conclusa con successo e con grande soddisfazione da parte di tutti gli specialisti coinvolti, che hanno fatto del loro meglio per uniformare il loro operato nel rispetto delle linee guida europee. Il prestigio di questo riconoscimento è ancor più evidente se si considera che appena una Unità Senologica su 10 in Italia ha ottenuto l’accreditamento da parte di EUSOMA.
L’Unità Senologica dell’Ospedale di Udine è in attività dalla sua ufficiale costituzione con un decreto del Direttore Generale nel marzo del 2021, ma la sua storia inizia molti anni prima, alla fine del secolo scorso, grazie agli sforzi della dottoressa Carla Cedolini e della sua equipe al fine di ottimizzare la qualità delle cure per le pazienti affette da patologia senologica. Composta da un team di professionisti dedicati e qualificati, svolge il suo lavoro all’interno di un PDTA (percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale) pianificato nei minimi dettagli a partire dalla presa in carico completa della paziente, attraverso il trattamento e la riabilitazione, fino poi al suo reinserimento nelle attività della vita quotidiana.
La scelta dell’ASUFC di perseguire la certificazione EUSOMA risponde all’esigenza di orientare i processi di cura e di assistenza verso standard di qualità, equità, trasparenza e naturalmente di massima efficacia negli esiti. Questi standard di eccellenza, riconosciuti da un ente internazionale, rappresentano per le pazienti una sicurezza ed un punto di riferimento, e per i professionisti sanitari uno stimolo per un costante miglioramento. Di fatto, la letteratura scientifica dimostra che le pazienti curate nelle Unità Senologiche certificate vivono più a lungo e sono molto più soddisfatte delle cure ricevute, indipendentemente dal tipo di malattia. Inoltre, la sopravvivenza risulta maggiore se inserite in un PDTA corretto e strutturato.
La certificazione EUSOMA conferma, pertanto, l’elevata qualità delle prestazioni a carattere senologico, garantite e coordinate da un approccio multidisciplinare che coinvolge numerose strutture tra cui radiologia, anatomia patologica, chirurgia senologica, oncologia, medicina nucleare, chirurgia plastica e ricostruttiva, radioterapia, genetica medica, psicologia, fisiatria e riabilitazione, geriatria, cure palliative, ginecologia e procreazione medicalmente assistita, associazioni di volontariato e molto altro. Il prossimo traguardo di questo ambizioso progetto sarà la conferma della certificazione attraverso la visita del 2025.

April 2024

Since there are no series A or series B patients, this Easter our association wanted to demonstrate in some way our closeness to all those patients who are often not thought of. In particular, this year we decided to give a gift to the young patients of the pediatrics department of the ASUFC in Udine, who for one reason or another are forced to spend their holidays in hospital. Therefore, together with the  Pasticceria Cortelloof Udine, our President has decided to donate a gigantic Easter egg and a magical chocolate chicken to the Paediatrics, to remind the little patients that they are not alone, and to wish them a speedy recovery. Happy Easter to everyone, may it be full of hope and serenity!

Dal momento che non esitono pazienti di serie A o serie B, la nostra associazione questa Pasqua ha voluto dimostrare in qualche modo la nostra vicinanza a tutti quei malati cui spesso non si pensa. In particolare, quest’anno abbiamo deciso di fare un regalo ai piccoli pazienti della Pediatria dell’ASUFC di Udine, che per un motivo o per un altro sono costretti a trascorrere le loro Festività in ospedale. Pertanto, insieme alla Pasticceria Cortello di Udine, la nostra Presidente ha deciso di donare alla Pediatria un gigantesco uovo di Pasqua e una magica gallina di cioccolato, per ricordare ai piccoli pazienti che non sono soli, e augurare loro una pronta guarigione. Buona Pasqua a tutti, che sia ricca di speranza e serenità!

March 2024

After introducing our growing interest in nanotechnologies last month, we are proud to talk about the new research projects that the University of Udine carries out in partnership with the Ljubljana Hospital. In fact, the Interreg IMMUNOCLUSTER-2 project, launched in September 2023 for the expected duration of 24 months, represents an important example of Italian-Slovenian synergy. The mission of this cross-border cooperation is the clinical trial of the aHyC cellular vaccine, in order to develop personalized cancer therapies against triple-negative tumors. The latter are less common but in most cases more aggressive tumors, for which there are currently no targeted therapies. The initiative involves public and private entities including the Institute of Transfusion Medicine of the Republic of Slovenia, the Oncology Institute of Ljubljana, the Celica Biomedical company, the University of Udine, the Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, and VivaBioCell Spa. The ultimate objective of this important project is to create cutting-edge therapies in an accessible context, and thus improve the quality and life expectancy of women affected by triple-negative breast cancer.

https://www.ita-slo.eu/it/immunocluster-2

Dopo aver introdotto lo scorso mese il nostro crescente interesse nei confronti delle nanotecnologie, siamo orgogliosi di raccontare i nuovi progetti di ricerca che l’Università di Udine svolge in partnership con l’Ospedale di Lubiana. Infatti, il progetto Interreg IMMUNOCLUSTER-2, avviato in settembre 2023 per la durata prevista di 24 mesi, rappresenta un’importante esempio della sinergia italo-slovena. La missione di questa cooperazione transfrontaliera è la sperimentazione clinica del vaccino cellulare aHyC, al fine di sviluppare terapie antitumorali personalizzate contro i tumori triplo-negativi. Questi ultimi sono tumori meno comuni ma nella maggior parte dei casi più aggressivi, per i quali non esistono attualmente terapie mirate. L’iniziativa coinvolge realtà pubbliche e private tra le quali l’Istituto di medicina trasfusionale della Repubblica di Slovenia, l’Istituto Oncologico di Lubiana, la società Celica Biomedical, l’Università di Udine, l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, e VivaBioCell Spa. L’obiettivo ultimo di questo importante progetto è quello di realizzare terapie all’avanguardia in un contesto accessibile, e migliorare così la qualità e l’aspettativa di vita delle donne affette da carcinoma mammario triplo-negativo.

https://www.ita-slo.eu/it/immunocluster-2

February 2024

This month we offer you a work related to nanotechnology, i.e. the art of engineering structures at a molecular level to implement new strategies for the diagnosis and treatment of diseases. Our literature review focuses primarily on tumors arising during pregnancy and the puerperium, focusing on existing and potential applications and future developments. In particular, using nanotechnology to gain spatial and temporal control over the delivery of therapeutic agents offers significant advantages, including the ability to target specific cells or tissues of interest while selectively sparing others. However, nanotoxicology appears to represent a significant barrier to the adoption of these technologies into everyday clinical practice, and further studies are needed to refine these techniques. In summary, nanotechnology-based therapy aims to reduce side effects and the amount of therapeutic agent used, and our work has highlighted the growing interest in the applications of nanotechnology in pregnancy-related neoplastic diseases to improve diagnostic algorithms, monitor pregnancy-related diseases and implement new treatment strategies.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9410527/

Questo mese vi proproniamo un lavoro relativo alle nanotecnologie, ovvero l’arte di ingegnerizzare strutture a livello molecolare per implementare nuove strategie per la diagnosi e la cura delle malattie. La nostra revisione della letteratura rivolge l’attenzione soprattuto ai tumori che insorgono durante la gravidanza ed il puerperio, concentrandosi sulle applicazioni esistenti e potenziali e sui futuri sviluppi. In particolare, l’utilizzo della nanotecnologia per ottenere il controllo spaziale e temporale sulla somministrazione di agenti terapeutici offre vantaggi significativi, inclusa la possibilità di colpire cellule o tessuti specifici di interesse risparmiandone selettivamente degli altri. Tuttavia, la nanotossicologia sembra rappresentare un ostacolo significativo all’adozione di queste tecnologie nella pratica clinica di tutti i giorni, e ulteriori studi sono necessari per affinare queste tecniche. In sintesi, la terapia basata sulle nanotecnologie mira a ridurre gli effetti collaterali e la quantità di agente terapeutico utilizzato, e il nostro lavoro ha eidenziato il crescente interesse per le applicazioni delle nanotecnologie nelle patologie neoplastiche legate alla gravidanza per migliorare gli algoritmi diagnostici, monitorare le malattie legate alla gravidanza e implementare nuove strategie di trattamento.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9410527/